I voti scolastici misurano l'intelligenza?

Che cos'é l'intelligenza? Secondo l'enciclopedia Treccani, essa è il "complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri , giudicare e adattarsi all'ambiente". Secondo lo psicologo Gardner (1983) esisterebbero almeno otto tipi diversi di intelligenza, la maggior parte dei quali non sono molto valorizzati nella società Occidentale, che si concentrerebbe soprattutto su due tipi di capacità: quella logico-matematica e quella linguistica. Le altre forme di intelligenza da lui individuate sono:
- l'intelligenza spaziale;
- l'intelligenza sociale;
- l'intelligenza introspettiva;
- l'intelligenza corporea;
- l'intelligenza musicale;
- l'intelligenza naturalistica.
Sembrerebbe che i voti scolastici non valorizzino tutti i tipi di intelligenza esistenti, ma enfatizzino soprattutto l'intelligenza linguistica e matematica. Ad esempio, viene erroneamente considerato più intelligente uno studente forte in Matematica piuttosto che uno eccellente in Educazione Motoria, rischiando di perdere di vista le differenze individuali.
Inoltre, spesso si ignora che gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento diagnosticati sono tali perchè ad un test standardizzato di intelligenza (come le scale Wechsler) ottengono punteggi almeno nella norma. Personalmente, la maggiorparte dei ragazzi Dsa a cui somministro i test raggiunge quozienti intellettivi superiori alla media . Molto spesso questi studenti non sono i primi della classe proprio perchè le loro difficoltà di apprendimento li penalizzano nella lettura, nell'ortografia e/o nel calcolo a mente, non perchè non siano intelligenti. Al contrario, persone normolettrici con rendimenti scolastici migliori potrebbero ottenere quozienti intellettivi più bassi. Quello che spiego sempre ai genitori di alunni Dsa è infatti che "la lettura non richiede intelligenza", vale a dire che per leggere bene, in modo rapido e corretto, non occorre utilizzare alcun processo cognitivo.
In sintesi, la mia risposta è no, i voti non misurano l'intelligenza. Quindi , invito adulti e ragazzi a smettere di pensare che una persona sia stupida perchè non ottiene buoni voti o che uno studente con voti alti sia più intelligente di un altro con difficoltà scolastiche.